Riconoscere un suono
in altre parole perché, anche ascoltando una singola nota, siamo in
grado di distinguere un suono da un altro e uno strumento da un
altro.
L'acustica musicale tradizionale attribuisce questo fenomeno alle
differenze timbriche, senza entrare in dettaglio.
In realtà
il timbro è un fenomeno multidimensionale
Il che significa che il riconoscimento di un suono dipende da molti
fattori che concorrono a formare l'immagine acustica di un
evento sonoro.
Il cambiamento di uno solo di questi fattori influisce in modo
evidente sul riconoscimento del suono.
NB: questa dispensa è stata realizzata
insieme ai ragazzi del liceo, il che spiega la sua semplicità. Vuole
solo evidenziare il fatto che, prendendo un suono conosciuto e cambiando
anche un solo parametro, si cambia completamente l'immagine acustica
percepita.
Si compone di 5 schede (oltre a questa). In ogni scheda si interviene su un parametro (vedi scheda 2).
Non c'è bisogno di un linguaggio di programmazione per realizzare gli
esempi. I plugin per ottenerli si trovano in molti software di
elaborazione audio. In alcuni casi (ring, filtro FFT) è necessario
sapere la frequenza della fondamentale del suono in esame, in questo
caso ~232 Hz (Bb3). Il suono base, bb3.wav, si trova nella cartella
suoni, contenuta in questa.
Dovreste riconoscere facilmente i metodi di elaborazione utilizzati. Comunque sono:
- Attacco e inviluppo di ampiezza - per quasi tutti gli
esempi: sovrapposizione di un nuovo inviluppo a quello originale (ovvero
moltiplicazione dell'audio per il nuovo inviluppo che deve andare fra 0
e 1; inoltre occorre ricodare che l'inviluppo originale è a evoluzione
libera e quindi scende sempre)
Nel caso di eliminazione del rumore del martelletto basta tagliare via una frazione di secondo all'inizio.
Per la creazione di una fase di sustain è stato utilizzato un compressore della dinamica.
- Spettro statico: filtri (anche FFT) e ring modulator
- Inviluppo spettrale: filtro variabile nel tempo